Francesco Apreda – The Pantheon

Francesco Apreda nasce a Napoli il 18 Gennaio 1974. FRANCESCO APREDA - CHEF - DOC ITALYIl suo amore per la cucina diventa evidente molto presto: a soli 14 anni la sua passione è la pasticceria, ma ben presto la cucina diventa per lui un’esperienza completa e un modo di vivere.
Consegue con ottimi risultati il diploma Tecnico per le Attività Alberghiere, con qualifica di Chef alla scuola I.P.S.S.A.R. di Formia. Dopo diverse esperienze estive a livello nazionale in hotel 4 stelle, termina gli studi e parte per Roma, dove a soli 19 anni trova lavoro all’Hassler Roma, come Commis. A conclusione di un anno di esperienza nella cucina di questo storico albergo di Trinità dei Monti, Francesco diventa Capo Partita.
La voglia di imparare e crescere professionalmente, però, porta ben presto Francesco Apreda a Londra, capitale gastronomica europea, città ricca di locali innovativi e chef importanti.
A Londra Francesco fa subito esperienze importanti: lavora presso Le Gavroche (due stelle nella guida Michelin) sotto la guida dello Chef Michel Roux, all’Ibla come Sous Chef e al Green Olive come Chef (due ristoranti italiani riconosciuti come “Bib Gourmants” nella guida Michelin).FRANCESCO APREDA - CHEF - DOC ITALY
Durante l’esperienza londinese Francesco Apreda incontra l’amico dei banchi di scuola, Maurizio Morelli, uno dei più rinomati Chef italiani a Londra, che diventa per lui un’importante figura professionale. Da Morelli Apreda apprende un nuovo modo di pensare la cucina: una cucina creativa sempre legata alle basi tradizionali.

Dopo cinque intensi anni a Londra, Roberto Wirth, proprietario e direttore generale dell’Hassler Roma, offre al giovane (ha soli 27 anni) Francesco Apreda l’opportunità di gestire come Chef il Cicerone, ristorante italiano dell’Imperial Hotel di Tokyo, aperto dall’Hotel Hassler e gestito con la consulenza di Roberto Wirth. In Giappone lo Chef Apreda ha imparato ad apprezzare l’integrità degli alimenti e le caratteristiche che li contraddistinguono, ha appreso nuove tecniche di cottura e assemblaggio per le materie prime e, inoltre, ha riscoperto il valore delle tradizioni e dei sapori della cucina italiana.

Nel 2003 Francesco torna a Roma su richiesta di Roberto Wirth che gli offre il ruolo di Executive Chef dell’illustre albergo di Trinità dei Monti per dare un nuovo impulso alla cucina del famoso ristorante panoramico al sesto piano. Inoltre, gli viene affidato l’incarico di gestire i banchetti e gli eventi e la cucina del secondo ristorante dell’Hassler, il Salone Eva. Nel 2006 gli viene affidata l’ulteriore responsabilità di gestire il ristorante del Palazzetto, anch’esso di proprietà dell’Hassler Roma, situato a pochi passi dallo storico albergo.
Tornare all’Hassler Roma e stata la realizzazione di un sogno e un riconoscimento importante, in cui Francesco Apreda ha capitalizzato l’esperienza londinese e giapponese, per dare vita a una cucina innovativa e creativa per valorizzare le solide basi della tradizione italiana con i suoi viaggi, le sue esperienze all’estero e il suo vissuto.
Roberto Wirth e Francesco Apreda sono inoltre consulenti di due ristoranti italiani in India: Vetro a Mumbai e Travertino a New Delhi, entrambi della catena Oberoi.
Premi e riconoscimenti

Nel 2004, Francesco ha ricevuto un prestigioso premio dal Campidoglio: “Personalità Europea 2004”, a conferma di una professionalità riconosciuta a livello internazionale. Fiore all’occhiello, la stella Michelin ottenuta sulla guida 2009 per il ristorante Imago!

Francesco Apreda è il nuovo Chef di Idylio, il ristorante  del The Pantheon / Iconic Rome Hotel, il prestigioso 5 stelle sito a pochi passi dal Pantheon, nel pieno centro storico di Roma (in via di S. Chiara 4/A). A darne l’annuncio ufficiale è la proprietà, il Gruppo Tridente Collection, di cui sono soci i fratelli Emidio e Fabrizio Pacini e Andrea Girolami. Apreda ricoprirà inoltre nei prossimi anni il ruolo di Chef Ambassador dell’intero Gruppo.

Nelle ultime settimane si sono rincorse le voci – spiega Emidio Pacini – e quindi ci sembra giunto il momento di intervenire in modo ufficiale. È con grande soddisfazione che accogliamo Francesco Apreda nella nostra famiglia, affidandogli la guida di Idylio ma anche il ruolo di Chef Ambassador delle diverse strutture proprietà di Tridente Collection e realizzate da Pacini Group. Quella con Francesco è un’intesa perfetta che, ne siamo fermamente convinti, porterà a ottenere dei grandissimi risultati”.

Di origine napoletane, globetrotter della cucina (diverse le esperienze, tutte di spessore, tra Londra, Tokyo, Mumbai e New Delhi), ma ormai romano d’adozione, dati i diversi anni di lavoro nella Capitale, ad Apreda spetterà dunque l’ambizioso compito di dare una linea comune, di altissima qualità, alle varie strutture del Gruppo Tridente Collection. Una regia che porterà su queste ultime, a partire da Idylio, punta di diamante della proprietà, quel mix tra sapori mediterranei e influenze orientali tanto apprezzate sia dalla critica di settore che dal pubblico.

Da tempo sognavo di poter vivere un’esperienza come questadichiara Chef Apreda – e di poter intraprendere un percorso variegato e stimolante. Idylio sarà la mia nuova casa per moltissimi anni ma, al tempo stesso, costituisce il primo passo del percorso che intendo intraprendere con il Gruppo Tridente Collection. E sarà bello farlo accanto a persone con le quali condivido passioni e principi. E avendo nella mia squadra professionisti che mi seguono da tempo ma anche nuovi amici come lo Chef Luca Ludovici, già in forza nell’organico e anche per questo prezioso punto di riferimento”.

.……. da identità golose
FRANCESCO APREDA «Se un cuoco ti tira una pentola come reagisci? Mi scanso e continuo a fare il mio lavoro». Questa la risposta che lo chef napoletano Francesco Apreda, classe 1974, ha dato durante un colloquio di lavoro per un prestigioso ristorante di Londra, Le Gavroche, per il quale si presentò a soli 23 anni. Non è chiaro oggi se quest’affermazione valse a fargli ottenere il posto in questione ma una cosa è certa: la frase sintetizza chiaramente la personalità del cuoco.Disciplina, duro lavoro e grande umiltà sono le carte che hanno permesso allo chef di approdare da una piccola realtà come Formia – dove si diploma a 19 anni all’Istituto alberghiero – all’Imago dell’Hassler di Trinità dei Monti, nel cuore di Roma. Qui esercita dal 2003 il ruolo di executive chef del ristorante al sesto piano dell’albergo, districandosi egregiamente tra la mole di lavoro ben più intensa di quella della semplice, per così dire, gestione di un ristorante. Accanto all’impegno che comporta dirigere le tempistiche, il servizio, gli eventi e non da ultimo il bilancio di una macchina oliatissima come l’Imago, Apreda si occupa di gestire due spazi esterni dell’hotel, Il salone Eva e il Palazzetto, destinati a una cucina più informale. FRANCESCO APREDADa Formia a Roma, però, il salto non è stato diretto.Il giovane chef, appena ventenne e con una breve esperienza da commis all’Hassler di Roma, si lancia all’avventura fuori dai confini nazionali. La curiosità incontenibile e la sete di conoscenza lo catapultano prima a Londra, al ristorante italiano Ibla, per passare poi a Le Gavroche, dove rimane un anno e mezzo, trampolino fondamentale per approdare infine al Green Olive, che riceve in gestione a soli 26 anni. Cinque anni dopo, l’Hassler lo richiama per gestire il ristorante Cicerone dell’Hotel Imperiale di Tokyo. I tre anni in Giappone permettono allo chef di apprezzare e interiorizzare a pieno la cultura gastronomica nipponica.

ApredaAnitaLo2012Il cerchio si chiude con il ritorno a Roma nel 2003 al timone dell’Imago, un punto d’arrivo ma anche di un nuovo inizio, coronato nel 2009 con la stella Michelin.
La cucina contemporanea dell’Imago testimonia fedelmente la natura cosmopolita di questo giovane talento: lo slancio creativo, con uno sguardo costante alla tradizione italiana e campana, abbraccia l’Oriente e di recente anche l’India, con i numerosi blend di spezie ai quali ricorre sempre più spesso nei suoi piatti. Una realtà, quella indiana, che sta scoprendo anche grazie alla consulenza che oggi presta a due ristoranti in loco, Vetro a Mumbai e Travertino a New Delhi.