Hilde Soliani – Arte, Innovazione e Gusto 2018

Una donna che ha e può tutto: così si presenta e appare Hilde Soliani, agli occhi di chi la incontra per la prima volta. Sicura, visionaria e ambiziosa, una vera “prima donna”, nubile d’oro nata nel 1961 e cresciuta in una famiglia borghese di Parma, abituata sin da piccola a frequentare ambienti di cultura, a mangiar bene e non farsi mancare nulla.
Occhi verdi e un sorriso che non si dimentica, Hilde dal carattere fiero e deciso, al punto da metter in soggezione chi le parla, la Soliani, artista indipendente, un’instancabile romantica, una donna sensibile,che, proprio grazie a quella sua capricciosa insoddisfazione, ha trovato, nel suo passato, la strada per il futuro.

Dopo vent’anni di attività in azienda come consulente di marketing internazionale, le è bastato un solo anno sabbatico per stravolgere completamente la sua vita.Ritornata in teatro, dove vi rimane per dieci lunghi anni, inizia a disegnare gioielli e, riprendendo un’arte di famiglia, a realizzare profumi. Mai avrebbe pensato di diventare erede di un grande tesoro: il naso della nonna, una capacità olfattiva di catturare fragranze e di farle vivere in profumi che sono per lei sempre la massima espressione di libertà.
Ogni profumo, rivela, racchiude un momento o una tappa della sua vita e, per dirla con le sue parole, «rappresenta la compensazione alle mie mancanze e per questo suscita in me, di volta in volta, una specifica emozione”.

Bastano alcuni esempi per capire esattamente cosa intende.«Dopo due anni dalla decisione di abbandonare il lavoro in azienda ebbi un incidente bruttissimo. Ricordo che fumavo sigari e nell’ultimo anno tabacco. Dopo l’incidente mi mancava così tanto fumare che mi sono fatta un profumo che sapesse di tabacco e caffè che poi ho dedicato al mio papà, si chiama infatti Bell’Antonio, che ho inserito nella lineaTeatro, l’ho fatto sempre in parallelo a quello della cucina e mi ricordava quando a Parma, mio padre mi portava alle opere liriche. Erano giornate fredde, invernali dove la gente vestita bene fumava la pipa o il sigaro e io sentivo in lontananza il profumo del caffè provenire dal bar. Poi, entrati in teatro, ci si accomodava in loggione dove si andava per ascoltare buona musica e, tra una pausa e l’altra, mangiare il buon salame di Parma e la malvasia».

Colmare le mancanze e vivere in libertà: questi gli ingredienti che rendono così personali i profumi di Hilde, che – come una sarta – “cuce” addosso alle persone che incontra, profumi come fossero seconde pelli.

È il caso, ad esempio della sua terza linea, creata nel 2008, un connubio alchemico tra profumi e cucina, perché, come ha sempre dichiarato Hilde: «I cibi si mangiano prima con il naso e gli occhi e poi si assaporano con la bocca». È mai nome fu più appropriato cheGusto e Profumo in libertà,perché la Soliani – da amante e intenditrice di cucina – quando si reca nei ristoranti cerca di instaurare un rapporto quasi intimo con la creazione dello chef e, come al primo appuntamento, se scocca la scintilla e il piatto le “lascia qualcosa”, lei ripaga racchiudendo quell’emozione in un profumo per la persona..
Una crisi mistica che l’ha avvicinata sempre più alla Fede, abbracciando l’ordine francescano e passando dal nero al bianco, colore che predomina nelle sue performance Multisensoriali la portano in Giro per il Mondo e su provocazione di un amico cuoco crea un format web tv, che lega profumi e cucina, dal titolo “Senshilde – Dalla Cucina all’Anima”,dove grazie al suo multiforme talento trasforma le interviste ai cuochi  in conversazioni intime dell’anime al punto di dedicare loro un profumo quale fu Miss Tranchant per il Grande Amico Mauro Uliassi che ora preferisce chiamarla Hildina.

Tutti sanno della sua passione per lo Champagne tanto da creare un innovativo visionario profumo chiamato Stelle di Ghiaccio ispirandosi ad un Selosse gustato con l’amore della sua vita.