7° Premio Internazionale Doc Italy

Il Giorno 15 Dicembre 2019 nella splendida cornice di Palazzo Rospigliosi si è svolto il 7° Premio Internazionale Doc Italy.

I premiati ed i premianti sono tutte figure di spicco che promuovono l’Italia nel Mondo conferendo un contributo di valore al nostro paese. Sponsor della serata aziende agroalimentari e non solo, portavoci di un Made in Italy d’eccellenza.

I Premiati della serata:

 

1)  – Sofia Erzel 

Per aver puntato un faro su una problematica tanto diffusa quanto poco conosciuta. Per aver racchiuso in 119 pagine un mondo di sofferenze, gioie, vittorie, sconfitte, rabbia, ribellione…amore! Per aver disegnato un quadro perfetto della DSA con forme semplici e colori contrastanti comprensibili a tutti “anche agli insegnanti”. Per aver insegnato “a chi avrebbe dovuto sapere”che la dislessia e la discalculia non sono malattie infettive, tantomeno deficit mentali. Per aver “dimostrato” che la DSA non è sintomo di “inferiorità” e che ragazze straordinarie come lei possono serenamente conviverci, viverci e raggiungere qualsiasi obiettivo grazie a strumenti diversi da quelli tradizionali.

2) – Maurizio Capodicasa 

Per aver dato i natali alla “Pinsa Romana”. Per aver portato la sua “Arte Bianca” oltre confini contribuendo alla sua diffusione affiancando Maestri Pizzaioli Italiani nel mondo avviando e lanciando centinaia di pinserie. Per esser un vero maestro nel campo della panificazione. Per aver fatto della Pinsa un racconto di territori, tradizioni e innovazioni. Per aver conferito  un’identità solida e distintiva alla Pinsa Romana. Per aver lavorato su impasti, studiato farciture, inventato la Pizza Dessert e innovato la proposta, sempre utilizzando farine selezionate e lunghe lievitazioni. 

3) – Prof. Ernesto Di Renzo

Per aver approfondito, in maniera scrupolosa, e divulgato i suoi studi sull’antropologia dell’alimentazione e, in generale, sulla cultura alimentare. Per aver costantemente motivato i suoi studenti, accendendo in loro la scintilla della curiosità e della voglia di sapere, guidandoli in maniera egregia attraverso le branchie della conoscenza. Per esser riuscito a coinvolgere, attraverso i suoi tanti scritti e i suoi diversi interventi in programmi radiofonici e televisivi, un pubblico vasto ed eterogeneo, attratto dal carisma della persona, dalla sua competenza e dalla sua capacità esplicativa. Per aver posto sempre l’accento, in maniera puntuale e costruttiva, sul valore dell’enogastronomia, intesa come patrimonio di storie, culture e tradizioni da custodire e tramandare, ma anche come driver strategico per la valorizzazione dei territori e del Made in Italy, sempre in un’ottica di aggregazione e promozione turistica

4) – Prof.ssa Annamaria Cipriani (Primario Neurologia Ospedale Sandro Pertini) – Avv. Manuela Maccaroni – Primo Segretario dell’Ambasciata Ucraina  Oleg Kozhushko

Per essere una scienziata che coniuga, in un settore così delicato come la neurologia, sensibilità umana e professionalità. Per aver donato la sua vita alla scienza a vantaggio di tutti, anche dei più umili, con dedizione, impegno e professionalità. Per aver studiato, capito e curato, grazie alle sue tre lauree, lettere, filosofia e medicina, l’uomo nella sua totalità, mente, anima e  fisico. Per l’impegno umano e professionale volto al sociale. Per il lungo percorso di studi accademici che gli ha permesso di sviluppare metodologie innovative e all’avanguardia. Per aver fatto scelte col cuore finalizzate all’attività concreta per il prossimo e non alla carriera personale.

5) – Daniela Dawan 

Per l’infinito coraggio e l’immensa generosità grazie ai quali episodi drammatici della sua infanzia sono diventati insegnamento e dono per “Non Dimenticare” “….per quel pranzo di Natale mai  consumato” che regala alla sua scrittura colore, suggestione e profondità. Per esser l’unica donna avvocato diventata magistrato di Cassazione per meriti insigniti. Per la Vis Iuridica della trama avvincente coinvolgente e commovente del suo capolavoro letterario che restituisce alle nuove generazioni il senso della Historia e dell’ Humanitas. Per il suo  impegno sociale a favore della memoria per la diaspora degli ebrei Libici di cui narra nel suo romanzo. Per quel destino segnato dal nonno materno che ha donato al foro una grande protagonista.

6) Dr. Luigi DE FICCHY

Per esser stato un esempio di magistrato sobrio, rigoroso, indipendente, testimone positivo del nostro tempo.  Per i vari e autorevoli meriti acquisiti nell’espletamento della sua poliedrica attività. Per esser stato un argine alla dilagante criminalità organizzata e ad ogni forma di illegalità seguendo importanti procedimenti dal caso della Banda della Magliana, alle indagini sull’ omicidio Ruffilli,  dal caso Gladio Rossa al sequestro di Aldo Moro, dalle stragi mafiose del ’93 di Roma, a quelle di Firenze e Milano. Per il suo impegno e contributo quale baluardo di legalità, nell’applicare i valori sanciti dalla Carta Costituzionale. Per esser stato interprete del bisogno della collettività, che sente l’esigenza di una società fondata sui più alti valori e degli ideali che la sostengono.

7) – Col. Leonardo Laserra Ingrosso 

Per aver contribuito con la Sua inimitabile professionalità e sentita dedizione alla divulgazione della cultura musicale con particolare riferimento a quella della Banda militare. Per l’amore e la dedizione dedicata alla sua grande passione “la musica”. Per riuscire a spaziare dalla composizione al piano, dalla direzione d’orchestra all carriera militare sempre in maniera coerente e appassionata. Per aver collaborato con direttori d’orchestra di fama internazionale portando alto il nome dell’Italia nel Mondo. Per aver fatto dell’armonia e della disciplina gli “elementi” fondamentali della sua orchestra.

8) – Guglielmo Mariotto

Per aver trasferito il suo Know How di designer al mondo della moda, fondendo alla tradizione sartoriale la tecnologia. Per aver prodotto “Collezioni Etiche” in cui stile e immagine si uniscono a sfera emotiva e spirituale. Per aver fatto del suo cammino della sua ritrovata  religiosità un elemento chiave nel suo viaggio attraverso la moda, con un occhio attento non solo al cristianesimo ma anche all’Ebraismo e all’Islam.  Per aver segnato profondamente la Moda a Roma in un periodo felice per la Capitale. Per aver sperimentato, osato e innovato nella maison Gattinoni come nella sua vita, facendo di ogni esperienza la tessera di uno straordinario puzzle che oggi ha trovato nella tv il luogo dove essere mostrato.

9) –  Franco Oppini  

Per aver spaziato dal teatro alla tv, dal cinema alla musica con coerenza e autenticità. Per aver segnato un periodo e uno stile televisivo con un talento e una comicità “fuori dalle righe” e mai banale. Per aver trovato una cura allo scorrere del tempo “l’Arte della Comicità”. Per aver messo in scena sentimenti, professione, vita pubblica e privata con grande delicatezza e umanità.

10) – Maurizio Talarico 

Per aver scelto la strada della qualità assoluta. Per non esser mai sceso a compromessi e aver comunque segnato la storia della moda Made in Italy”. Per aver portato l’alta sartoria Made in Italy nel mondo. Per aver vestito “i colli” dei più importanti Capi di Stato e figure istituzionali del mondo, da Bush a Obama, da Trump aPutin, fino ad arrivare a Re Juan Carlos di Spagna, e di tutti gli Italiani Eccellenti trasversalmente da sinistra a destra, dal giornalismo alla diplomazia, dalla politica all’imprenditoria… Per realizzare cravatte con uno stile unico e riconoscibile. Per crea artigianalmente accessori esclusivi e di classe. Per esser diventato l’indiscusso “Re delle Cravatte”

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