Maestro Pasticcere Ciro Chiazzolino-Puglia
Entusiasmo, determinazione, passione, dinamismo, tenacia: questi sono gli ingredienti che contraddistinguono il pasticciere Ciro Chiazzolino, che da anni è impegnato a portare un po’ della sua terra, la Puglia, in eventi di rilievo nazionale.
Ciro è figlio d’arte, che ha però scoperto la sua vocazione dopo un percorso di studi poco convenzionale: “ho frequentato il liceo scientifico, non l’istituto alberghiero come si potrebbe immaginare, poi l’università, prima il biennio di ingegneria meccanica al Politecnico di Bari e poi un anno di Giurisprudenza. Vedevo che i primi stipendi erano troppo lontani, così ho deciso di seguire le orme di mio padre, che faceva il pasticciere. Da piccolo lo affiancavo nel suo lavoro e la passione per quest’arte è cresciuta in me sempre più”, spiega Ciro che nel frattempo, dopo aver investito in formazione nel settore specializzandosi nel corso di pasticceria e cioccolateria posso la Boscolo Academy con Ernst Knam. E’ diventato vicepresidente della Conpait per la delegazione Puglia e Molise e ambasciatore del cioccolato perugina professionale.
Ciro Chiazzolino
Il valore della Pasticceria Chiazzolino è basato sull’originalità di ricette proprie e sulla qualità di prodotti realizzati con ingredienti di primissima scelta.
La ricerca di nuove forme e la dedizione per il dettaglio, lo hanno portato a scegliere cioccolato e zucchero per l’elaborazione di spettacolari sculture e torte monumentali.
La passione, la volontà di un costante miglioramento e la consapevolezza che l’eccellenza si ottiene attraverso un’accurata preparazione e applicazione.
E’ specializzato in torte monumentali.
Il maestro pasticcere Ciro Chiazzolino ha portato la Puglia in eventi di rilievo nazionale
Entusiasmo, determinazione, passione, dinamismo, tenacia. Sono gli ingredienti che contraddistinguono il pasticcere Ciro Chiazzolino, impegnato a portare un po’ della sua terra, la Puglia, in eventi di rilievo nazionale. Anche quest’anno il pastry chef che vive e lavora a Lucera, ha fatto tappa a Rimini per partecipare alla 40^ edizione del Sigep, il salone internazionale dedicato esclusivamente ai professionisti che anticipa tendenze ed innovazioni nelle filiere in esposizione: gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè. All’interno dello show, che premia le eccellenze mondiali e presenta nuovi format, trovano spazio eventi dedicati alla pasticceria di straordinario livello.
Il maestro Chiazzolino, vice presidente delegazione Puglia-Molise di Conpait (Confederazione pasticceri italiani), è stato uno dei protagonisti nell’arena Pastry&Culture. Dopo l’esperienza fatta negli ultimi due anni – nel 2018 ha presentato il Panrosè e nel 2017 si è aggiudicato il 2° posto nella sezione Wakeup Coffee con il dolce “Scrigno al caffè” – Ciro è tornato al Sigep per proporre il “Trilogy”.
Si tratta di un nuovo panettone soffice e genuino, fatto rigorosamente con lievito madre, che vede l’utilizzo di tre tipologie di cioccolato Perugina: il bianco Galak, il nero 70% e quello al latte finissimo. Al Sigep c’è stato anche un fuoriprogramma che ha visto Ciro impegnato nella realizzazione di un uovo di Pasqua con Galak bianco e decorazione. Ma non finisce qui sempre all’interno del Sigep, Ciro ha preso parte anche ad una demo di zucchero artistico.
Come abbiamo detto uno degli ingredienti che caratterizza Chiazzolino è il dinamismo.
Ciro si è spostato a Roma dove ha preso parte all’iniziativa “Panettoni Stellati”, evento ideato e organizzato da A.N.D.I. (Associazione Nazionale Doc Italy) per diffondere la cultura del panettone 365 giorni all’anno e valorizzare le pasticcerie artigianali che non utilizzano semilavorati. All’interno di una prestigiosa location come l’Antico Palazzo Rospigliosi, tredici “Coppie stellari” hanno fatto incontrare la cucina eccellente e l’alta pasticceria, dando vita ad un miracolo di sapori e saperi.
Il maestro pasticcere Ciro Chiazzolino ha fatto coppia con lo chef siciliano Simone Strano. Insieme hanno proposto il “Pan del Sud”, un panettone artigianale con pere, birra cruda al pepe rosa, zenzero e ricotta di pecora, servito con cremoso di caprino, limone Interdonato candito e bottarga di Muggine. «Sono molto felice per quanto fatto in questi giorni. A Rimini ho avuto l’opportunità di lavorare al fianco del Maestro pasticcere Don Ciro Scarpato e a Roma mi sono immerso in un progetto innovativo, lavorando a quattro mani con uno chef stellato. Ringrazio l’amica e collega Fabrizia Ventura che mi ha voluto in squadra e credo che la collaborazione sia fondamentale in questo lavoro».